Leggendo il Vangelo che propone oggi la Liturgia della Chiesa cattolica mi sono chiesto:
Perché Giovanni Evangelista ci racconta in modo così preciso che Giovanni Battista stava con 2 dei suoi discepoli, e che dunque erano in 3?
Perché, più avanti, ci precisa che erano circa le 4 del pomeriggio, ovvero le 16?
Perché a Simone viene dato dal Cristo proprio l’appellativo di “Cefa”, Pietro?
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.