Giulio Bacosi

Eterogenesi dei fini

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Lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore, ma il giorno seguente lo hai gettato via.

Quest’anno, per scongiurare le lacrime, lo darò a qualcuno davvero speciale…”

E’ davvero singolare che – come è stato ben evidenziato dai media – questo celebre brano degli Wham!, “Last Christmas” (ovvero, “il Natale scorso”) abbia raggiunto la vetta della classifica proprio al termine del 2020, l’anno attraversato da una lacerante pandemia.

Un brano dal testo – tutto sommato – non proprio allegro ma che, per una sorta di eterogenesi dei fini, da lustri è ormai una autentica “canzone di Natale”.

Dietro tuttavia, forse, v’è qualcosa di più.

Siamo stati tutti, chi più chi meno, costretti all’isolamento.

Lo abbiamo sperimentato. Lo abbiamo vissuto.

E, in larga parte, lo stiamo tuttora vivendo.

E’ allora importante ricordare che, per i nostri Padri Costituenti, sono le “formazioni sociali” quelle nelle quali meglio si svolge la nostra personalità, come ci rammenta l’art.2 della Carta.

E’ solo nel dialogo e nel confronto, aperto e rispettoso, con gli altri, solo con lo “stare insieme” – in “formazioni sociali” come la famiglia, la scuola, il team sportivo, la confessione religiosa, l’associazione in genere e lo stesso “partito politico” (art.49), ed in altre saggiamente isolate da ormai oltre 60 anni di giurisprudenza della Corte costituzionale – che dinamicamente si “svolge”, si “sviluppa”, senza dunque rimanere staticamente ferma, la nostra “personalità”.

Non è dunque solo una questione di fidanzatini…

Poche Regole chiare, ci salveranno tutti!

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